Al dibattito, moderato da Gilda Ferrari del Secolo XIX, a cui son intervenuti una serie di giovani "cervelli" che hanno deciso di tornare o di non partire da Genova è intervenuto anche Ivan Scalfarotto, outsider di lusso delle primarie che nominarono Prodi ed esempio di talento italiano che vorrebbe semplicemente accompagnare ai successi lavorativi uguali aperture sociali nel proprio paese come quelle che vive con molta semplicità all'estero.
Sono molte le riflessioni utili emerse nell'incontro ma vi vorrei offrire solo una piccola riflessione, in una recente indagine commissionata dai giovani di confindustria il principale elemento che tiene lontane le multinazionali dall'investire a Genova è la scarsa attrattività della città nei confronti delle famiglie dei propri dipendenti.
Genova è una città meravigliosa per la sua storia, la sua vita e la sua unica commistione così particolare tra terra e mare ma questo non basta per farla competere con le altre città europee e dobbiamo imparare a considerare altri parametri che permettano ai nostri giovani cervelli di rimanere e di attirarne al contempo di nuovi dall'estero e dalle altre parti d'Italia.
Fuga di cervelli |
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